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Le vie dei Festival

Centinaia di festival che negli ultimi vent'anni hanno fatto della Sardegna una delle regioni europee più generose in termini di offerta culturale. Si va dalla letteratura al cinema, dalla musica alla danza e al teatro, dagli eventi legati alla tradizione a quelli connessi con la scienza e la natura.

Una moltitudine di occasioni in continuo divenire che finora è stato difficile mettere a fuoco con uno sguardo d'insieme. Con l'intento di rendere concreta l'idea di coesione fra tutte queste espressioni ecco online il sito Le vie dei festival che in questa nuova versione offre, attraverso una mappa interattiva della Sardegna, la possibilità di avere a portata di clic l'intero panorama culturale articolato nei vari festival e premi che si tengono durante l'anno.

Collegandosi da qualunque dispositivo (compreso lo smartphone), puntando il dito sulle varie località geografiche isolane e andando a pescare in un nutrito database, appaiono le informazioni e i programmi - compresi tutti gli aggiornamenti - relativi agli eventi che si svolgono in quel luogo mentre sono attivi i collegamenti con le pagine social.

In tempo reale si possono così ottenere dettagli sui festival a partire da quelli storici e consolidati fino alle nuovissime proposte culturali che fioriscono di continuo.

Ed è proprio nel potenziale tutto da valorizzare di una regione così ricca di cultura, di tradizioni ancestrali, di storia e di una natura ineguagliabile che getta le fondamenta il progetto Le vie dei Festival. Perché a sorprendere, oltre che gli spettacoli e gli incontri, sono i luoghi e i tempi in cui questi eventi si svolgono. Quinte uniche e irripetibili che ormai sono parte integrante di ogni festival organizzato nelle città ma anche nei centri più piccoli e appartati, magari arrampicati alle falde di una montagna o in riva al mare con le loro chiesette campestri, i nuraghi, le insenature, gli stagni, i boschi, le necropoli. Un universo ricco e sempre diverso al suo interno che racconta storie, persone, natura, cibo ma anche la voglia di questa terra di proiettarsi verso orizzonti più ampi, di accogliere il meglio della scena mondiale per quanto riguarda arte e cultura, di lanciarsi incontro al futuro con temi scientifici e tecnologici.

L'idea del progetto è nata 30 anni fa sulla scia di un libercolo allegato al Manifesto intitolato appunto Le vie dei Festival che costituiva una sorta di guida per i festival di tutta Europa. Un'idea declinata in versione isolana portata avanti e presentata, nel 2019, alla Fondazione di Sardegna dall'associazione Tàjrà. Da allora sono stati realizzati importanti progetti come Meteca sulle voci della Sardegna, il primo sito Le vie dei Festival e un archivio digitale completo. Tutto questo mentre in giro per l'isola nascevano tante iniziative, tutte con l'intento, come anche il progetto dell'associazione creata da Gianni Menicucci, di far conoscere ai visitatori i luoghi in modo diverso, dimostrando che cosa succede se li si abita ascoltando i musicisti o vedendo in azione attori e ballerini, se li si frequenta quando sorge il sole o quando la luce filtra dentro una grotta o sotto la luna piena accanto a una cascata.

Oggi, grazie a un nuovo finanziamento triennale (2022-2024) della Fondazione di Sardegna, è stato possibile mettere a disposizione degli spettatori, dei turisti, degli artisti, degli amministratori ma anche degli stessi operatori del settore (che possono inserire direttamente le informazioni sui loro eventi), uno strumento informativo organico e integrato che offre una visione complessiva su tutto ciò che si muove a livello culturale nell'isola.

La mappa contiene diverse sottosezioni con i festival divisi per tipologie: Musica, Teatro, Danza, Cinema, Letteratura, Premi, Natura, Scienze, Extra, Fotografia, Arti, Radici. Ed è in continuo aggiornamento con la possibilità di collegarsi ai link indicati per il ticketing. L'idea è di ampliare l'offerta dando la possibilità di organizzare il percorso integrando l'accoglienza con ristoranti, alberghi, b&b, agriturismi, campeggi e case vacanza creando così anche una ricaduta positiva sul tessuto economico dell'isola.